venerdì 17 dicembre 2010


ciao

mercoledì 10 febbraio 2010

I bambini disabili e la scuola


Ciao a tutti, chiedo scusa ma in questi giorni gli esami sono stati tanti e non ho potuto connettermi per fare qualche intervento. comunque in questi ultimi giorni ho portato a termine la lettura di un libro molto interessante.
Il libro tende a focalizzare l'attenzione sulle problematiche degli alunni diversi e difficili che richiedono una didattica "diversa", ma allo stesso tempo integrata con quella degli altri bambini della classe.
Per quanto riguardava il tipo di disabilità si passava da un ritardo mentale, a carenze di apprendimento.
Questo fatto può essere causato da diversi problemi che vanno da quelli personali (fragilità, blocchi nella capacità di pensare), a quelli familiari (difficoltà econimche, appartenenza a culture diverse, maltrattamenti e abusi ), fino ad arrivare a problemi di tipo sociale ( condizioni abitative a rischio, appartenenza a gruppi devianti).
Oggi la scuola ha un ruolo molto importante . Ha il compito di rappresentare un'opportunità di crescita e di sviluppo, maturazione sociale e culturale e continuare ad essere un luogo di apprendimento e accoglienza.
Secondo voi è ancora così oggi ??? commentate numerosi.

lunedì 1 febbraio 2010

Un intervento speciale


Ciao a tutti. vi chiedo scusa se in questi giorni non ho aggiornato il blog , ma con la scusa di esami alle porte, nn ho trovato il tempo per pensare a qualcosa da inserire.
Comunque, tornando ai giorni nostri, in questi giorni ci siamo ritrovati all'università per recuperare delle lezioni, e in una lezione di Psicologia dell'educazione, abbiamo avuto l'occasione di conoscere una ragazza speciale che lavora con unsa persona speciale.
Appunto, lavora con una persona disabile, ma quello che ho raccolto, è stato il fatto che è partita dalla descrizione della persona dal suo nome, e non dalla storia del suo contesto di vita.
E' una cosa, parlare del contesto di vita, che caratterizza le persone disabili.Invece per molte persone disabili essere chiamate per il prorpio nome, le fa riconoscere nella società, nel mondo, ma forse è troppo.
Che ne dite?

mercoledì 16 dicembre 2009

...l'uomo non può opporsi al destino, ma può essere, però dominatore del destino stesso, e addolcirlo...


ciao a tutti, vi scrivo addesso che ho appena concluso un esame.. Ho voluto aprire il post con una citazione che secondo me ti da una spinta a continuare, anche quando le cose non vanno come devono andare.
Nel caso di una persona disabile, questa citazione si può mettere al primo posto nelle sue frasi celebri, o meglio nelle frasi che possono caratterizzare la sua vita. Ma ora non si parla solo di persone disabili, si parla anche di persone normali . Anche una persona normale può prendere questa citazione come elemento principale per andare avanti in situazioni difficili.
Ecco con questo voglio lasciarvi riflettere, scrivite quello che pensate.. Buona giornata

lunedì 14 dicembre 2009

Ritorno al Passato


Ciao raga, scusatemi se non mi sono fatta sentire in questi giorni ma lo studio mi ha hatto lasciare un pò da parte il blog. Ma recupero subito.
In questo post volevo farvi tornare per un momento alla storia passata, precisamente alla tragica esperienza dei campi di sterminio nazisti che ha coinvolto le persone disabili. Il genocidio comincia proprio con un progetto segreto di eliminazione di disabili fisici, e soprattutto mentali, tra il 1940 e il 1941, ma condotto sino alla fine del conflitto.
La disabilità veniva vista come una malattia ereditaria (difatti nel 1933 era stata emanata una legge che prevedeva la sterelizzazione forzata di persone portatrici di malattie ereditarie). Secondo alcune stime, in dodici anni vengono sterelizzate 400.000 persone.La disabilità veniva verificata da "centri di consulenza per lap protezione del patrimonio genetico della razza" , doe il compito principale era stimare e individuare le persone da sterilizzare, controllare e segnalare sia le nascite dei figli deformi o con un handicap mentale, sia quelle manifestatesi nei bambini fino all'età di tre anni.
Alla fine del 1939, si da avvio al programma "eutanasia" che prevedeva la soppressione di malati incurabili, soggetti con handicap fisico o mentale la cui vita era considerata SENZA VALORE.
Ritorniamo con il pensiero ad oggi. La discriminazione dei disabili, in alcuni ambiti è ancora attiva, non certo in queste forme di sterminio fisico, ma in forma di discriminazione mentale (ossia si usano tutta una serie di pregiudizi e stereotipi riguardo alla loro disabilità). Che ne pensate ??

mercoledì 2 dicembre 2009

I disabili e il lavoro


Quante volte si è sentito parlare, o meglio dire sono in cerca di un lavoro ? Ma se questa fase viene pronunciata da una persona disabile che effetto vi farebbe?
Oggi, la possibilità di avere un lavoro è un'occasione che hanni pochi. Certo, già trovare lavoro per le persone normali è complicato, per un disabile ancora di più.
Il diritto al lavoro per le persone disabili è specificato nella convenzione dei diritti delle persone con disabilità, dell,ONU, specificatamente nell'articolo 27.
Certe volte, la richiesta di assunzione è minata dalla disabilità, si vanno a creare pregiudizi nei confronti della persona. Ma questo secondo l'articolo, accennato in precedenza, la disabilità non deve essere una forma di discriminazione o meglio di disuguaglianza. La persona disabile deve avere la possibilità di esercitare i propri diritti sindacali, di avere effettivo accesso ai programmi di orientamento tecnico-professionale, ai servizi per l'impego.
Oggi i disabili, in certe situazioni svolgono solamente piccoli periodi all'interno di aziende che non permettono di costruire relazioni con altri colleghi. Cosa ne pensate del levoro dei disabili oggi???
Aspetto commenti
Jessica

lunedì 30 novembre 2009

Una giornata speciale


Salve a tutti, spero stiate tutti bene.
Ieri è stata una giornata speciale, che mi ha fatto capire cosa si prova ad andare oltre il limite (sempre riferito ai ragazzi disabili).
In una gara di karate svolta ad Albignasego, tanti ragazzi si sono messi in gioco per farsi vedere, ma in particolare, quelli che mi hanno colpito di più sonp stati due ragazzi disabili Down.
Hanno gareggiato contro ragazzi "normali" e li hanno anche superati, classificandosi uno al primo posto e l'altro al secondo posto. Certo, i movementi erano molto più lenti nell'esecuzione dell'esercizio, ma erano movimeneti bene impostati e fatti con le giuste maniere.
Un'altra esperienza che ha fatto di me un'altra persona, è stata la conoscenza di uno sportivo, un ciclista che a causa di un un tumore al ginocchi ha perso un arto inferiore. Aveva tanta gente intorno a lui, di più rispetto agli altri suoi colleghi famosi.
Nel chiedergli l'autografo mi sono sentita un pò in imbarazzo ma poi l'ansia è passata perchè era una persona normale, come tutte le altre.
Questi avvenimenti, sono situazioni che ti fanno pensare prima a te stesso e poi anche agli altri.
Dite le vostre